2023
Nel mese di Aprile, l’associazione CISE2007 ha organizzato, per i propri Soci, una visita tecnica presso il cantiere di ITER, acronimo di International Thermonuclear Experimental Reactor, reattore a fusione nucleare attualmente in fase di costruzione nel sud della Francia, presso il sito di Cadarache. La visita, della durata di circa 3 ore, ha consentito di conoscere gli aspetti tecnico-scientifici più rilevanti di questo importante progetto a cui lavorano tecnici e ingegneri provenienti dalla Cina, Europa (rappresentata dall’Euratom), India, Giappone, Corea del Sud, Russia e Stati Uniti. ITER punta a produrre 10 volte più energia di fusione rispetto all’energia termica immessa nel plasma, realizzando così concretamente il passo sperimentale fondamentale per passare dalle attuali macchine di ricerca alle centrali a fusione di domani. Entro il 2025, ITER dovrebbe creare il suo primo plasma super-riscaldato, per poi raggiungere la piena potenza entro il 2035, al fine di dimostrare che è possibile produrre più energia di quanta non ne venga utilizzata per il processo.
I Soci di CISE2007 presso il cantiere di ITER
2022
L’anno 2022 ha visto la ripresa delle visite tecniche agli impianti di generazione. In particolare, a metà giugno, è stata organizzata la visita alla diga del Molato situata nella Provincia di Piacenza dove la Val Tidone si apre verso la Pianura Padana. Completata nei primi anni 20 del secolo scorso, la diga fa da sbarramento al torrente Tidone , dando luogo al bacino di compensazione noto come Lago di Trebecco. E’ del tipo a gravità alleggerita, caratterizzata dalla presenza di imponenti speroni e voltine a tutta altezza atte a supportare la spinta dell’acqua. Il progetto è frutto del particolarissimo momento storico, quello del Fascismo, e della prima modernizzazione del paese tramite la realizzazione di grandi infrastrutture nella Penisola. La diga è attualmente gestita a fini irrigui dal Consorzio di Bonifica di Piacenza.
2020
Nei primi mesi dell’anno, i soci di CISE2007 hanno avuto la possibilità di effettuare una visita tecnica all’impianto sperimentale DYNASTY (DYnamics of NAtural circulation for molten SalT internallY heated) presso il Dipartimento Energia del Politecnico di Milano – Campus Bovisa. L’impianto DYNASTY è un circuito progettato per lo studio sperimentale della stabilità dell’equilibrio della circolazione naturale di un sale fuso con generazione di calore interna. La ricerca è organizzata in supporto allo sviluppo di un reattore veloce a sali fusi nell’ambito del progetto europeo SAMOFAR (Safety Assessment of the MOlten salt FAst Reactor).
2019
Nel mese di Aprile l’associazione CISE2007 ha organizzato per i propri Soci, in collaborazione con Enel Green Power, una visita tecnica agli impianti geotermici di Larderello, frazione del comune di Pomarance (Pisa). La giornata è iniziata presso il Visitor Center di Enel Green Power con una la descrizione, da parte del locale personale tecnico, delle attività che la società, leader mondiale nella coltivazione di questa fonte di energia, porta avanti nei propri siti di produzione. La visita è quindi proseguita al locale Museo delle Geotermia che, fondato alla fine degli anni cinquanta, racconta la storia dell’energia geotermica ed illustra le tecniche di ricerca e perforazione tramite modelli. Successivamente i Soci hanno avuto accesso al sito di un soffione boracifero, aperto per l’occasione, e ad un impianto di produzione di energia dove è stato possibile visionare la locale sala controllo e l’edificio turbina-alternatore.
Larderello è la prima esperienza al mondo di sfruttamento dell’energia geotermica per la produzione di energia elettrica. Nel 1904, grazie al principe Piero Ginori-Conti, si è iniziato ad utilizzare l’energia dei soffioni per la generazione di energia elettrica, mentre negli anni ’30 si ha l’entrata in esercizio della prima grande centrale geotermoelettrica. Attualmente gli impianti di Enel Green Power dell’area di Larderello hanno una capacità installata di 0,8 GW e danno calore a oltre 10.000 utenze, tra abitazioni private, servizi pubblici e attività industriali. Il fabbisogno dell’energia elettrica, soddisfatto dalla geotermia, è pari al 30% dei consumi della Toscana ed è utile a soddisfare i consumi elettrici di oltre 2 milioni di famiglie in Italia.
Alcuni Soci di CISE2007, insieme a personale tecnico di Enel Green Power, presso un soffione boracifero
2018
Durante il 2018, sono state organizzate due importanti visite ad impianti. La prima, svoltasi nel mese di gennaio, ha consentito ai soci di CISE2007 di visitare i laboratori CERN (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire) di Ginevra. Fondato nel 1953, il CERN promuove la cooperazione degli Stati europei a scopi esclusivamente pacifici nel settore della fisica nucleare delle alte energie. Dotato di 7 acceleratori, il CERN è il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle.
La visita guidata ha avuto luogo presso il laboratorio dove i ricercatori lavorano all’esperimento denominato ALPHA, finalizzato allo studio delle simmetrie tra materia e antimateria sfruttando le caratteristiche spettrali dell’idrogeno. In questo laboratorio, nel dicembre 2016, è stata ottenuta la prima riga spettrale di un atomo di anti-idrogeno.
Sempre nella stessa giornata è stato possibile vedere il centro di calcolo, fra i più potenti al mondo, che opera in stretta connessione con altri siti dislocati presso università e centri di ricerca. Da ricordare la nascita, sempre al CERN nel 1989, del World Wide Web, il primo browser antenato dell’attuale rete internet.
La trasferta al Ginevra è proseguita presso l’Ufficio delle Nazioni Unite che affianca quello di New York, quale seconda sede principale dell’ONU. Il complesso di edifici chiamato Palazzo delle Nazioni ospita tra l’altro il Consiglio dei Diritti dell’Uomo dell’ONU, nonché l’Alto Commissariato dell’ONU per i Diritti Umani.
I Soci di CISE2007 in visita alla sede ONU di Ginevra
La seconda visita tecnica, organizzata ad aprile, ha consentito di vistare il sito della centrale nucleare ucraina di Chernobyl. Il distastro di Chenobyl, avvenuto il 26 aprile 1986 alle ore 1.23 circa, presso l’unità 4 dell’impianto, è stato il più grave incidente mai verificatosi in una centrale nucleare. Le cause furono identificate in gravi mancanze da parte del personale, sia tecnico sia dirigente, in problemi relativi alla progettazione dell’impianto e nella sua errata gestione. Dopo un primo intervento di messa in sicurezza con la realizzazione, fra il 1986 e il 1987, di un primo sarcofaco in calcestruzzo, l’impianto è, dal dicembre del 2016, sigillato con un nuovo e più ampio contenitore in acciaio lungo 150 m e alto 105 m.
Alcuni Soci di CISE2007 presso la centrale di Chernobyl
La visita dei soci è quindi proseguita presso la vicina città di Prypiat, evacuata qualche giorno dopo l’incidente, e al sito militare di Duga impiegato dall’URSS, durante la guerra fredda, per l’avvistamento dei missili balistici americani. La visita a questi luoghi ha consentito ad alcuni soci, grazie alla strumentazione in loro dotazione, di effettuare alcune misurazioni di dose.
2017
Nel corso del 2017 sono state organizzate due visite tecniche. Di grande interesse è stata la visita al centro ricerche di Frascati organizzata con la collaborazione di ENEA. In questa occasione è stato possibile visitare alcuni impianti sperimentali che effettuano ricerche nel campo della fusione nucleare. In particolare, i Soci hanno visitato sia il Tokamak FTU (Frascati Tokamak Upgrade), impiegato dall’ENEA per il controllo e l’acquisizione dei dati ingegneristici e fisici dell’esperimento di fusione nucleare, sia l’impianto laser ABC, per lo studio del confinamento inerziale.
Più a portata di mano è stata la serata al Laboratorio Energia Nucleare Applicata (LENA) dell’Università di Pavia, dove è tuttora in funzione un piccolo reattore nucleare per applicazioni mediche e di ricerca.
2016

2014 – 2015
Durante il 2014 i soci di CISE2007 hanno avuto la possibilità di visitare la centrale elettronucleare E. Fermi, situata presso Trino Vercellese (Vercelli). L’impianto, dotato di un reattore di tipo PWR (Pressurized Water Reactor) capace di erogare 270 MWe, è entrato in funzione il 1° gennaio 1965. La centrale è stata fermata nel 1987, all’indomani del referendum sul nucleare, dopo aver prodotto 24.32 TWh e tuttora è in fase di decommissioning.
La visita tecnica organizzata in collaborazione con SOGIN, nei mesi di aprile e maggio, ha consentito di visionare la sala controllo reattore, la piscina per lo stoccaggio del combustibile e alcuni edifici ausilari dell’impianto.

Nel corso del 2015, CISE2007 ha organizzato due visite ad impianti energetici. Quella svoltasi in maggio alla diga del Vajont non è stata ovviamente a carattere puramente tecnico ma anche una sorta di pellegrinaggio ai resti del disastro del 1963. La visita, che ha compreso l’ingresso al coronamento della diga, si è avvalsa di un’eccellente guida messa a disposizione dal Parco Dolomiti Friulane.

In ottobre, un gruppo di quindici soci è stato poi ospitato dalla compagnia elettrica svizzera Axpo per una visita alla centrale elettronucleare di Beznau, situata su un’isola artificiale del fiume Aare, nel cantone di Argovia. L’impianto è tra i più vicini al territorio italiano ed è dotato di due reattori ad acqua pressurizzata da 380 MWe lordi ciascuno di concezione Westinghouse, entrati in esercizio rispet-tivamente nel 1969 e nel 1971. Si tratta della centrale nucleare più “anziana” tra quelle attualmente in funzione sulle reti elettriche mondiali. Nella visita tecnica a questa ormai storica centrale è stato possibile avere una visione della sala manovra e dei lavori di manutenzione speciale dei gruppi delle turbine.
E’ stata quindi colta l’opportunità, abbastanza rara, di accesso ai dettagli interni del macchinario, come rotore e palettatura dei diversi stadi, e di visione diretta degli effetti particolarmente usuranti del vapore umido che attraversa tali turbine. Anche se dopo l’incidente di Fukushima del 2011 il parlamento svizzero ha deciso un abbandono graduale di questa fonte energetica, per le centrali non è stato posto alcun limite di vita, tanto che le compagnie elettriche elvetiche potranno chiedere un prolungamento dell’esercizio, rinnovabile di dieci anni in dieci anni, presentando un piano di gestione a lunga scadenza con soluzioni migliorative per ciò che concerne la sicurezza. I due reattori di Beznau, data la loro età, dovrebbero essere comunque spenti tra il 2029 e il 2031.
